Tra i temi affrontati la dignità del lavoro e welfare e le difficoltà cui vanno incontro ogni giorno i cronisti nel loro lavoro.
Ad aprire la mattinata è stato il segretario regionale di Assostampa Sicilia, Giuseppe Rizzuto, che ha ricordato l’importanza di «metterci insieme, creare relazioni e costruire una categoria compatta nel confrontarsi sia con le controparti sia con la società più in generale».
La presidente del Consiglio regionale di Assostampa e coordinatrice della Commissione lavoro autonomo della Fnsi, Tiziana Tavella, ha poi ribadito come «informazione, conoscenza, consapevolezza» siano alla base della battaglia dei colleghi che aspirano a vedersi riconosciuti diritti e tutele. «Certo – ha rimarcato – avere giornalisti precari fa comodo agli editori. Ma anche a chi non vuole che le notizie vengano date fa comodo che i giornalisti siano deboli, sotto ricatto, in primo luogo ricatto economico, perché il più grande bavaglio alla libertà di informazione è proprio la precarietà».
Roberto Ginex, presidente Inpgi, ha osservato che «il futuro delle pensioni di freelance e cococo passa inevitabilmente dai compensi. Senza retribuzione non ci può essere contribuzione. I versamenti Inpgi sono quello che negli anni di vita professionale ciascuno di noi a fatica riesce a costruire con la consapevolezza che quello che avremo domani è frutto dei sacrifici che abbiamo fatto durante l’arco della vita lavorativa». Ginex ha quindi ricordato che «dallo scorso 18 settembre abbiamo riattivato il servizio di assistenza telefonica agli iscritti e i dati che abbiamo riscontrato fanno registrare grande soddisfazione da parte degli associati. Nei primi sei giorni – ha spiegato – abbiamo ricevuto 547 telefonate: il 60% delle istanze rivolte ai nostri operatori sono state risolte nel corso della telefonata, alle altre gli uffici hanno dato risposta nell’arco di 48-72 ore. Questo servizio è il primo passo per riallacciare quel rapporto fidelizzato negli anni fra iscritti e Istituto di previdenza». Sulla stella lunghezza d’onda Mattia Motta: «Senza lavoro dignitoso non potrà esserci una pensione dignitosa, quindi lo sforzo di tutti deve essere rivolto anche a migliorare le condizioni reddituali di freelance e autonomi». Al vicepresidente Inpgi è spettato poi andare nel merito delle prestazioni che l’Ente garantisce: dalle pensioni di vecchiaia a quella di reversibilità, dalle indennità di maternità/paternità all’indennità di malattia per i cococo».
Il presidente di Casagit Salute, Gianfranco Giuliani, ha illustrato come è evoluta l’offerta del welfare della Cassa sanitaria per offrire ai colleghi lavoratori autonomi risposte «adeguate, articolate e concrete, basate sulle loro specifiche esigenze», passando negli anni da un unico piano sanitario a un ventaglio di offerte costruite «grazie anche alla collaborazione con gli altri enti della categoria, come con l’Inpgi nel caso dei piani W-In e W-In Plus».
Partendo dalla vicenda del veliero affondato a Porticello ad agosto 2024 – vicenda in merito alla quale il procuratore di Termini Imerese decise di convocare una conferenza stampa – il vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Angelo Baiguini ha invece puntato l’attenzione sulle difficoltà cui vanno incontro ogni giorno i cronisti nel loro lavoro dopo l’entrata in vigore della riforma Cartabia.
Su due concetti si è soffermato il vicepresidente Casagit, Gianfranco Summo: la dignità, «primo bene da preservare per chi fa questa professione», e solidarietà, che è il principio che anima l’attività della Cassa di assistenza sanitaria.
La presidente Alessia Marani ha quindi approfondito i vantaggi dell’adesione al Fondo di previdenza complementare di categoria.
La chiusura è stata affidata alla segretaria generale FNSI Alessandra Costante che ha evidenziato che «L’autonomia del giornalismo è la stella polare che guida l’attività della Fnsi, sia per quanto riguarda i dipendenti che i lavoratori autonomi e freelance», quindi ha aggiunto «Dai contratti che la Fnsi sottoscrive derivano tutte le tutele previdenziali e di welfare per i colleghi, il cui reddito è garantito non solo dallo stipendio, ma da tutte quelle norme che rendono alla categoria autonomia e dignità». quindi ha concluso «L’autonomia del giornalismo è la stella polare che guida l’attività della Fnsi, sia per quanto riguarda i dipendenti che i lavoratori autonomi e freelance»