Quali sono i nuovi percorsi del giornalismo con la rivoluzione tecnologica in corso e come cambia il modo di fruire l’informazione professionale. Questi i temi del secondo Rapporto dell’Osservatorio sul giornalismo digitale promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordine, temi che si intrecciano con quelli dell’Intelligenza artificiale, dei social media e dei nuovi linguaggi della comunicazione. Il Rapporto si conferma uno strumento prezioso per comprendere i fenomeni in corso ed orientarsi nel vortice delle continue trasformazioni che interessano la nostra professione.
La prima edizione, lo scorso anno, ha mostrato con grande chiarezza le dinamiche della crisi strutturale del sistema editoriale, sia a livello globale che nazionale. Quest’anno, invece, il Report concentra l’attenzione sul “lettore perduto”, ossia sui destinatari finali dell’attività giornalistica e sulle modalità di fruizione dell’informazione, mettendo a fuoco i rischi non solo per il giornalismo ma per il sistema democratico e, allo stesso tempo, individuando opportunità, esperienze e linee di tendenza per un utilizzo consapevole e proficuo delle tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale generativa.
Il Rapporto si sofferma anche sulla recente emanazione di norme per la regolamentazione della IA: dagli ordini esecutivi della Casa Bianca, all’AI Act dell’Unione Europea, passando per le direttive del governo cinese sino a giungere al recente disegno di legge del governo italiano.
Dobbiamo riconoscere che le istituzioni, a partire dalla Commissione europea, questa volta si sono mosse velocemente per far fronte alla necessità di introdurre rapidamente un quadro di regole. Teniamo presente che l’utilizzo della IA non riguarda solo l’informazione giornalistica, ma quasi tutti gli aspetti della vita sociale (sicurezza, sanità, logistica, commercio, attività produttive). Vedremo nel tempo l’efficacia o meno delle norme; resta la nostra attenzione e preoccupazione sul giornalismo.
… (continua)