Mercoledì 22, ore 11:00, conferenza stampa in Vaticano, palazzo della Canonica, alla presenza di padre Enzo Fortunato, promotore della Giornata.

 

Sabato 25 e domenica 26 maggio si celebrerà a Roma, la prima Giornata Mondiale dei Bambini delle bambine, voluta da Papa Francesco. Ai piccoli che arriveranno da ogni parte del mondo, verrà proposta, sabato durante l’Enciclica allo Stadio Olimpico e domenica in piazza San Pietro, la nuova versione della Carta di Assisi, il documento contro i discorsi d’odio ai tempi della Rete, promossa da Articolo 21 e Sacro Convento di Assisi e firmata tra gli altri dall’Ordine Nazionale dei giornalisti e Tavolo per la pace e lanciata ufficialmente nel 2018 ad Assisi a conclusione della Marcia della pace. Questa riscrittura della Carta contiene articoli ripensati con parole più adatte ai bambini, anche sulla base dei concetti espressi dal Papa nel messaggio con il quale ha annunciato la Giornata.

Prima dell’evento, mercoledì 22 maggio una delegazione di giornaliste e giornalisti, tra i quali il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli e la segretaria nazionale Paola Spadari, parteciperà all’udienza papale in Sala Nervi e consegnerà la nuova stesura della Carta di Assisi. La Carta sarà tradotta in varie lingue e darà vita ad una serie di iniziative in Italia, in Europa e nel mondo dedicate alla formazione mediatica ed etica dei più giovani.

Sempre mercoledì 22 maggio alle ore 11, in Vaticano, al palazzo della Canonica, ingresso dal cancello Petriano, alla presenza di padre Enzo Fortunato, promotore della Giornata, si terrà una conferenza stampa alla quale prenderanno parte rappresentanti degli organismi di categoria del giornalismo italiano.

La Carta di Assisi alla Giornata Mondiale dei Bambini 2024:

• Scrivi degli altri quello che vorresti fosse scritto di te. Fai attenzione a ciò che pubblichi online: dalle azioni di ognuno dipende la felicità di tutti
• Non temere (o vergognarti) di chiedere scusa quando ti accorgi di avere sbagliato. Chiedere scusa a volte è l’inizio di una grande amicizia
• Se ti senti in pericolo o minacciato non ti vergognare: chiedi subito aiuto ai tuoi genitori o a persone adulte di cui ti fidi
• Tutti hanno diritto di essere ascoltati: aiuta a farsi sentire chi non ha voce
• Tutto ciò che posti in rete rimane sempre e ovunque: pensaci
• Cancelliamo la violenza dai nostri social: le parole possono ferire o uccidere, usale per costruire amicizia
• Non pensare di essere il centro del mondo: tu hai la fortuna di godere della pace, ma tanti altri bambini vivono sotto le bombe
• La rete è un bene prezioso: il tuo profilo sia autentico e trasparente, non nasconderti dietro nomi finti
• Non stare troppo a lungo sui social: la connessione più importante è quella con amici e amiche reali, in carne ed ossa

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