Provvedimento approvato a larga maggioranza nella seduta del 28 marzo 2023                                                      

Le profonde trasformazioni indotte dalla rivoluzione digitale da tempo hanno coinvolto anche il lavoro giornalistico. L’espansione dei canali di comunicazione e il moltiplicarsi delle piattaforme ha portato ad un aumento esponenziale di “giornalisti di fatto”, giovani e meno giovani che non riescono ad accedere al praticantato.  Per far fronte a questi mutamenti l’Ordine dei giornalisti ritiene indispensabile aggiornare i criteri interpretativi dell’art. 34 della legge 69 del 1963 sull’iscrizione al Registro dei praticanti.

Il Consiglio nazionale, riunitosi il 28 marzo, dopo ampia discussione, ha varato a larga maggioranza i nuovi Criteri, frutto di una proficua e leale collaborazione con il Ministero della Giustizia, in base ai quali i Consigli regionali dell’Ordine potranno procedere, nel pieno rispetto della legge professionale, all’iscrizione al Registro a seguito dell’accertamento del lavoro giornalistico svolto. Tale modalità non sostituisce quanto previsto dall’ordinamento professionale.

La domanda di iscrizione dovrà documentare la continuità dell’attività giornalistica, esercitata in maniera sistematica con particolare riferimento alla produzione giornalistica e alla retribuzione del lavoro, anche senza il vincolo della subordinazione.

 

Testo della news del 28 marzo rettificato il 5 maggio in base alle indicazioni del Ministero della Giustizia del 29 aprile 2023  Ministero GIUSTIZIA nota 29aprile su Criteri Interpretativi art-34

 

Qui i nuovi Criteri interpretativi dell’art.34 della legge 69/1963 varati dal Cnog nella sessione del 28 marzo 2023:

Scarica ART-34 NUOVI CRITERI INTERPRETATIVI DEF 28marzo2023 (1)

 

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