Minacce, aggressioni, iniziative giudiziarie intimidatorie contro i giornalisti, sono i principali argomenti affrontati nell’incontro svoltosi stamane presso la sede del Cnog con una delegazione del Media Freedom Rapid Response (MFRR), un coordinamento di soggetti che, anche nell’ambito di progetti europei, svolge attività di monitoraggio sulla libertà di stampa in Europa.

La delegazione era composta  esponenti dell’Osservatorio Balcani Caucaso, di Article-19, Free Press Unlimited, dell’International Press Institute e dell’ECPMF, European Centre for Press and Media Freedom, il centro di coordinamento nato su input della Commissione Europea per sviluppare un’azione coordinata di monitoraggio e intervento sui temi della libertà di stampa.

Al tavolo sono state invitate associazioni soprattutto di giornalisti free lance e di esperienze di base. Erano presenti, infatti, Silvia Garambois (G.I.U.L.I.A.), Cristina Pantaleoni (ass. Videomaker), Piera Mastantuono (Carta di Roma), Cecilia Ferrara (Lost in Europe), Alex Ricci (centro giornalismo permanente). Il coordinamento è stato di Ricardo Gutierrez, della European Federation of Journalists.

Nell’intervento di saluto il presidente del Cnog Carlo Bartoli ha sottolineato come l’Italia sia “pecora nera” nel campo dell’informazione e l’urgenza di avere delle norme più moderne sulla professione. Sulle minacce ha ricordato l’impegno del governo con il Coordinamento istituito presso il Ministero dell’Interno mentre langue, invece, il fronte legislativo, con la riforma della legge sulla diffamazione e sul carcere ai giornalisti che sono ferme al palo.

Il Consigliere Gianluca Amadori, del Comitato Esecutivo del Cnog, ha introdotto l’incontro  prima illustrando agli ospiti europei la specificità dell’Ordine dei Giornalisti in Italia e poi approfondendo alcuni delle criticità riguardanti la visita di ricognizione del MFRR in Italia.

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