Uno strumento per fare pulizia tra le inesistenti.

 

 

Un’iniziativa che da un lato consente di fare pulizia tra i giornali che non esistono più o che vengono utilizzate inopportunamente, per non dire, in alcuni casi, anche illegalmente. È il “catasto delle testate giornalistiche” promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Molise che ha avviato un percorso di collaborazione istituzionale con il tribunale di Isernia. Sulla scorta di quanto in corso di ultimazione già con il tribunale di Campobasso, la struttura del Palazzo di Giustizia insieme al presidente dell’Ordine Vincenzo Cimino daranno vita alla verifica dei requisiti degli organi di informazione. “Troppo spesso gli editori e proprietari registrano testate nelle cancellerie dei tribunali affidandole ad iscritti all’Ordine per la direzione, come previsto dalla legge. Nel corso degli anni il requisito viene meno a causa di una serie di vicissitudini come la chiusura della testata, la pubblicazione discontinua, i cambiamenti nella gerenza, la forma della diffusione. Col passare degli anni, non si ha tempo di verificare se i requisiti siano ancora in possesso degli editori e proprietari, ecco che nasce questa forma di collaborazione. La legge – commenta il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Molise – prevede la decadenza del requisito al cessare della pubblicazione per un anno e per sei mesi dalla registrazione per la prima uscita (art. 7 legge 47/48). E’ il caso dei contributi per l’editoria che si possono ottenere con un minimo di anzianità della testata: requisito che può essere aggirato se gli organi preposti non vigilano”. Per questi motivi l’Ordine dei Giornalisti che ha lo schedario dei giornalisti molisani e la memoria storica delle testate e degli editori, facilita le operazioni di controllo, sgrossando il tribunale da una serie di istruttorie, con dati, recapiti e memoria del patrimonio editoriale locale. Con il tribunale di Campobasso l’Odg Molise dopo due anni di lavoro è alle battute finali dopo 2 anni di lavoro, con Isernia si conta di finire entro sei mesi. L’obiettivo della attendibilità delle informazioni contenute nel Registro Stampa è stato raggiunto con la eliminazione, allo stato, di 169 testate ormai inesistenti.

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