Tre serate ricche di contenuti dall’8 al 10 luglio dedicate a   “Lampedus’amore. Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano”. Sono intervenuti la regista Lina Prosa, gli attori Maddalena Crippa, Graziano Piazza e Sergio Vespertino, i cantautori Davide Shorty, Fabrizio Cammarata, Dimartino, e Mirkoeilcane. Il  sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha affermato  che “Lampedus’amore è una manifestazione in continua crescita. Filippo Mulè, presidente dell’associazione onlus “Occhiblu”, nata per ricordare Cristiana, scomparsa tre anni fa, giornalista sensibile e scrupolosa, perdutamente innamorata dell’isola delle Pelagie, non nasconde la sua soddisfazione: “E’ andato tutto molto bene, come testimoniano la presenza e il coinvolgimento del pubblico in tutti i momenti di buon giornalismo, di spettacolo, di sport e di riflessione che abbiamo proposto. Questa edizione, realizzata con il contributo fondamentale dell’Ordine dei Giornalisti nazionale, dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, della Fnsi, dell’Associazione siciliana della Stampa e dell’Assostampa di Palermo, si è distinta per il livello molto alto degli oltre 50 elaborati, arrivati dalle maggiori testate nazionali, da prestigiosi giornali stranieri, dal Times e dal New York Times, e da altre parti del mondo, Giappone compreso, a conferma di come il Premio sia ormai conosciuto a livello internazionale”. Ecco i premiati: per la stampa estera, Lena Klimkeit (Agenzia DPA) con il servizio dal titolo “Salvati ma non liberati: quando in Europa li aspetta l’Inferno”; per la stampa italiana due vincitori ex aequo: Gaia Mombelli per il servizio dal titolo “Nigeria-Italia. Viaggio all’inferno di tre ragazzine finite a fare le prostitute in Italia”, andato in onda su Sky TG24, e Giampaolo Musumeci e Gianni Rosini per “Benin City, l’orrore che ignoriamo”, pubblicato da Sette-Corriere della Sera. Il giornalista emergente è risultato Mario Catalano per il servizio dal titolo “Ismail, il modello arrivato su un barcone”, pubblicato su Repubblica. Il riconoscimento speciale “Tutto il bello che c’è” è andato ad Alessandro Puglia per il servizio “I giusti di Lampedusa” pubblicato sul sito Vita.it.  L’alta qualità degli elaborati giornalistici, l’affetto della gente e degli artisti ha mostrato che quella intrapresa è la strada giusta per ricordare Cristiana e, come lei avrebbe voluto, per celebrare la vita qui a Lampedusa che continua a essere un’isola che accoglie mentre altrove si chiudono i porti.  

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